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Tariffe traduttori italiani
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Gianfranco Zecchino
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Darwinismo e masochismo Jul 22, 2009

gianfranco wrote:

Giorno per giorno si può anche sopravvivere, ma questi traduttori sono come aziende (micro-aziende, ma pur sempre aziende) amministrate male, e i nodi vengono al pettine, purtroppo.
Oppure hanno dei finanziatori alle spalle (marito, moglie, genitori) che gli coprono i buchi.



In Italia molta gente sopravvive proprio grazie all'aiuto interno alla famiglia. Oggi si assiste al fenomeno dei trentenni con l'integrazione al magro reddito data loro dai genitori, o addirittura a famiglie in cui la pensione dei nonni permette di far quadrare i conti e arrivare a fine mese. In una situazione simile, non mi sembra strano (anche se triste) che molti puntino solo a sopravvivere, accettando tariffe insostenibili pur di guadagnare qualcosa. In fondo molti ormai hanno dimenticato anche il sogno di lavorare professionalmente; anzi, sognano ormai semplicemente di farcela fino all'ultimo del mese. Sopravvivenza pura. E, pensando a Darwin, ognuno lotta per se e la sua cerchia più stretta, accettando tutto pur di campare, anche se questo significa un abbassamento generale delle condizioni di lavoro, di reddito e di qualità della vita di noi traduttori. Non do troppa colpa a chi, disperato e inesperto, cede al ricatto dei furbi (e molte delle agenzie in Italia rientrano in questa categoria). I colpevoli veri sono i profittatori che, spesso, lucrano sull'abbassamento dei compensi invece di offrire alta qualità al giusto prezzo.
Ahimé, vista l'aria che tira in Italia (già da molto prima che la crisi esplodesse) non credo che le cose cambieranno molto. Spero solo che qualcuno, sentendo i nostri ragionamenti sul forum o altrove, inizi a reagire alla deriva. Dal canto mio, cerco di fare altrettanto anche se spesso vuol dire vedersi rifiutare un'offerta e non lavorare.

Infine, uno spunto di riflessione per i giovani traduttori. Chiedetevi: "Perché un'ora del mio tempo deve valere meno di quella di un manovale o di un idraulico i quali, pur con il sacrosanto rispetto, hanno certamente meno anni di studio, sacrifici, competenze e "plus-valore professionale" alle spalle? Valgo davvero così poco?"

Forza e coraggio!

Gianfranco


 
Emanuela Casola
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Ripaga sul lungo termine Jul 23, 2009

Gianfranco Zecchino wrote:

Dal canto mio, cerco di fare altrettanto anche se spesso vuol dire vedersi rifiutare un'offerta e non lavorare.


Gianfranco


Te la vedi rifiutare, però vedrai i risultati sul lungo termine. Comunque non tutti i clienti sono cattivi. Si possono lasciare i cattivi a chi li vuole e scegliersi i buoni, quelli che capiscono il valore del nostro lavoro.
Lo scopo non è avere il lavoro a tutti i costi, lo scopo è avere il lavoro pagato per quello che vale.

Un link interessante: http://accurapid.com/journal/02onion.htm


 
Gianfranco Zecchino
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Resistere e far riflettere... Jul 31, 2009

Emanuela Casola wrote:

Te la vedi rifiutare, però vedrai i risultati sul lungo termine.


Pienamente d'accordo con te, Emanuela, e infatti è quello che faccio. Ma non è quello che fanno tutti, anzi. Molti, giovani e meno, accettano qualsiasi cosa per due motivi principali: 1) disperazione (comprensibile); 2) abitudine (non accettabile). Con abitudine intendo dire che qui in Italia siamo in generale troppo abituati - e non mi riferisco solo ai traduttori - a non vederci come professionisti, ma come lavoratori a cottimo di basso profilo. E ancor meno abituati a fare un quadro finanziario della nostra professione, per stabilire la soglia tra "vivere" e "sopravvivvere". Quanto spesso i traduttori vengono accostati, che so, a dentisti o avvocati? Raramente. Noi stessi difettiamo di "coscienza di classe". E chi è agli inizi spessissimo non sta neanche a pensare alla professionalità o alla carriera, ma semplicemente a sopravvivere, pensando che tradurre sia comunque meglio che finire in un call center. Ripeto che ho molta comprensione per chi pensa così in certe condizioni, ma mi rendo conto che produce una mentalità da manovalanza. E di "caporali" pronti ad approfittarne ce ne sono tanti...
Ad ogni modo, vado avanti perchè sono convinto che il lavoro serio, alla fine, ripaga. Fondamentale è, però, ragionare non solo tra noi ma anche con i colleghi più "fragili" e con i clienti e le agenzie per far capire loro le nostre ragioni e i vantaggi che un lavoro professionale da parte nostra comporta - nonché per far comprendere loro che il giusto riconoscimento di tale lavoro è la premessa per un LORO successo prolungato nel tempo.

P.S. Buona l'idea dell'Onionskin: vedrò di approfondire. Grazie!


 
Antonella Berardi
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Concordo! Aug 3, 2009

Gianfranco Zecchino wrote:

gianfranco wrote:

Giorno per giorno si può anche sopravvivere, ma questi traduttori sono come aziende (micro-aziende, ma pur sempre aziende) amministrate male, e i nodi vengono al pettine, purtroppo.
Oppure hanno dei finanziatori alle spalle (marito, moglie, genitori) che gli coprono i buchi.



In Italia molta gente sopravvive proprio grazie all'aiuto interno alla famiglia. Oggi si assiste al fenomeno dei trentenni con l'integrazione al magro reddito data loro dai genitori, o addirittura a famiglie in cui la pensione dei nonni permette di far quadrare i conti e arrivare a fine mese. In una situazione simile, non mi sembra strano (anche se triste) che molti puntino solo a sopravvivere, accettando tariffe insostenibili pur di guadagnare qualcosa. In fondo molti ormai hanno dimenticato anche il sogno di lavorare professionalmente; anzi, sognano ormai semplicemente di farcela fino all'ultimo del mese. Sopravvivenza pura. E, pensando a Darwin, ognuno lotta per se e la sua cerchia più stretta, accettando tutto pur di campare, anche se questo significa un abbassamento generale delle condizioni di lavoro, di reddito e di qualità della vita di noi traduttori. Non do troppa colpa a chi, disperato e inesperto, cede al ricatto dei furbi (e molte delle agenzie in Italia rientrano in questa categoria). I colpevoli veri sono i profittatori che, spesso, lucrano sull'abbassamento dei compensi invece di offrire alta qualità al giusto prezzo.
Ahimé, vista l'aria che tira in Italia (già da molto prima che la crisi esplodesse) non credo che le cose cambieranno molto. Spero solo che qualcuno, sentendo i nostri ragionamenti sul forum o altrove, inizi a reagire alla deriva. Dal canto mio, cerco di fare altrettanto anche se spesso vuol dire vedersi rifiutare un'offerta e non lavorare.

Infine, uno spunto di riflessione per i giovani traduttori. Chiedetevi: "Perché un'ora del mio tempo deve valere meno di quella di un manovale o di un idraulico i quali, pur con il sacrosanto rispetto, hanno certamente meno anni di studio, sacrifici, competenze e "plus-valore professionale" alle spalle? Valgo davvero così poco?"

Forza e coraggio!

Gianfranco


Ciao Gianfranco!
Sono una tra i "giovani traduttori" e apprezzo molto gli incoraggiamenti che spesso voi "senior" ci fate! Ne abbiamo davvero bisogno!
Per quanto riguarda l'argomento tariffe, vi riporto l'ultima "chicca": l'anno scorso avevo mandato il mio CV in una delle tante agenzie a cui mi sono proposta (italiane e non) e solo nei giorni scorsi trovo una mail che recita più o meno così:

"The RATE you have proposed in your application to translate
in THIS COMBINATION is rather high.

If you can offer a better rate, please follow the
instructions below: (seguono istruzioni dettagliate con relativi link)

If you do not wish to lower your rate, you don't need
to take any action.

Thank you."

Non è la prima volta che mi capita e la mia tariffa è al minimo del passabile, cioè €0.05..ovviamente ho rifiutato anche questa volta.
Non lavoro in questo campo da quasi un anno ormai perchè rifiuto tutto dato che mi propongono solo tariffe basse..del resto io ho pochissima esperienza, sono laureata da neanche un mese e non posso di certo sparare cifre da capogiro..!
E poiché non intendo restare a casa dai miei genitori ancora per molto senza far nulla, dovrò cercarmi un qualsiasi lavoro in un'altra città (nella mia non ci sono molte possibilità, neanche call center, in cui ho già lavorato, sempre in un'altra città) e magari più in là provare con la traduzione, che è un campo che mi piace tanto e per cui ho studiato per anni, come tutti..! Non demorderò, ma di certo non posso stare con le mani in mano in attesa di tempi più rosei!
Grazie per aver letto il mio messaggio ^_^ E buon lavoro a tutti!


Francesca Ciet
 
gianfranco
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Tariffe da capogiro Aug 3, 2009

Anto82 wrote:
Non è la prima volta che mi capita e la mia tariffa è al minimo del passabile, cioè €0.05..ovviamente ho rifiutato anche questa volta.
Non lavoro in questo campo da quasi un anno ormai perchè rifiuto tutto dato che mi propongono solo tariffe basse..del resto io ho pochissima esperienza, sono laureata da neanche un mese e non posso di certo sparare cifre da capogiro..!


Il problema deriva da alcuni clienti, soprattutto agenzie, che sparano cifre da far svenire, e che impongono (almeno a coloro che accettano di subirle) tariffe da autentico "capogiro".
In particolare, quel tipo di capogiro causato dalla fame...


Ha detto bene, molto bene, Gianfranco Zecchino, nell'intervento qui sopra:
Gianfranco Zecchino wrote:
...qui in Italia siamo in generale troppo abituati - e non mi riferisco solo ai traduttori - a non vederci come professionisti, ma come lavoratori a cottimo di basso profilo. E ancor meno abituati a fare un quadro finanziario della nostra professione, per stabilire la soglia tra "vivere" e "sopravvivvere".


Quanti traduttori si fanno bene i conti in tasca (il "quadro finanziario" di cui parla G.Zecchino), e quanti sanno come calcolare una tariffa minima? e una tariffa media ovvero di riferimento (non quella minima) che sia ottimale per lavorare in modo sostenibile nel tempo? una tariffa che sia equa per le proprie competenze e per il servizio fornito, e infine, non meno importante, una tariffa adeguata per ogni specifico lavoro?

Molti dimenticano o sono praticamente costretti (dalle agenzie) a dimenticare che ogni lavoro è diverso e non è giusto essere incasellati in un database con numero fisso, che poi diventa valido per ogni lavoro, ogni argomento e ogni tipo di richiesta.

Sono le cose da pazzi che vedo tutti i giorni, e che vengono subite da troppi traduttori, tanto che sono diventate lo standard del settore e molti non si pongono neppure il problema di discutere lo "status quo".
In particolare, sembra normale accettare le storture del mercato della traduzione, sia nel senso delle cifre sia nel senso che il rapporto cliente-fornitore è snaturato, un caso unico, con i clienti (soprattutto le agenzie) che tentano di imporre il prezzo ai fornitori,
Una dinamica rovesciata rispetto a qualunque altra attività economica conosciuta su questo pianeta, ma forse, occorre ammetterlo, facilitata da tutti coloro che lavorano come traduttori e non sanno che tariffa chiedere, o come calcolarla...

Gianfranco



[Edited at 2009-08-03 20:43 GMT]


 
alessandra nespoli
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È capitato anche a me :D Aug 4, 2009

Anto82 wrote:



Per quanto riguarda l'argomento tariffe, vi riporto l'ultima "chicca": l'anno scorso avevo mandato il mio CV in una delle tante agenzie a cui mi sono proposta (italiane e non) e solo nei giorni scorsi trovo una mail che recita più o meno così:

"The RATE you have proposed in your application to translate
in THIS COMBINATION is rather high.

If you can offer a better rate, please follow the
instructions below: (seguono istruzioni dettagliate con relativi link)

If you do not wish to lower your rate, you don't need
to take any action.

Thank you."



È capitato anche a me, messaggio identico, suppongo dalla stessa agenzia (che ora mi invita a condividere i miei segmenti di traduzione con tutti i traduttori iscritti al loro sito..).

Ho voluto perdere tempo e ho fatto un rapido preventivo online (senza revisione, perchè davano entrambe le possibilità) e poi gli ho risposto che dato che il lavoro interno era praticamente nullo il margine che restava a partire dalla mia tariffa non mi sembrava poi così esiguo, quindi....saluti.



Francesca Ciet
 
Fran Cesca
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Tariffe traduzioni Aug 4, 2009

A_Nespoli wrote:

Anto82 wrote:



Per quanto riguarda l'argomento tariffe, vi riporto l'ultima "chicca": l'anno scorso avevo mandato il mio CV in una delle tante agenzie a cui mi sono proposta (italiane e non) e solo nei giorni scorsi trovo una mail che recita più o meno così:

"The RATE you have proposed in your application to translate
in THIS COMBINATION is rather high.

If you can offer a better rate, please follow the
instructions below: (seguono istruzioni dettagliate con relativi link)

If you do not wish to lower your rate, you don't need
to take any action.

Thank you."



È capitato anche a me, messaggio identico, suppongo dalla stessa agenzia (che ora mi invita a condividere i miei segmenti di traduzione con tutti i traduttori iscritti al loro sito..).

Ho voluto perdere tempo e ho fatto un rapido preventivo online (senza revisione, perchè davano entrambe le possibilità) e poi gli ho risposto che dato che il lavoro interno era praticamente nullo il margine che restava a partire dalla mia tariffa non mi sembrava poi così esiguo, quindi....saluti.



'Incappata' anche io in questa agenzia, che se è la stessa è online. A me si aprì una finestra con questo messaggio mentre compilavo il curriculum online e continua ad arrivare come richiesta di aggiornamento del profilo, insieme ad un 'simpatico' reminder che altri traduttori nelle mie stesse combinazioni offrono un prezzo più vantaggioso.

Ora io dico, se hai questi sedicenti traduttori che ti applicano tariffe più convenienti delle mie, perché continui a cercarmi?


 
Gianfranco Zecchino
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Una reazione è un segnale importante Aug 4, 2009

A_Nespoli wrote:

poi gli ho risposto che dato che il lavoro interno era praticamente nullo il margine che restava a partire dalla mia tariffa non mi sembrava poi così esiguo, quindi....saluti.

[/quote]

Ben fatto! Come spesso accade, oltre a speculare sul nostro lavoro, certe agenzie esigono non solo che si subiscano le loro condizioni, ma che ci si tappi la bocca in caso contrario. E invece una bella rispostina chiara non guasta, anzi. A suo modo è educativa, se non altro perchè fa capire che non siamo tutti così passivi e malleabili. Facciamo fare loro almeno lo sforzo di leggere un "No" alle loro assurde pretese...

Saluti


 
Gianni Pastore
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Semplice risposta a semplice domanda Aug 4, 2009

Gianfranco Zecchino wrote:

Chiedetevi: "Perché un'ora del mio tempo deve valere meno di quella di un manovale o di un idraulico i quali, pur con il sacrosanto rispetto, hanno certamente meno anni di studio, sacrifici, competenze e "plus-valore professionale" alle spalle? Valgo davvero così poco?"

Gianfranco


Perchè se devo rifare il mio bagno, personalmente cerco un bravo artigiano senza neanche star a sindacare troppo sul prezzo. Viceversa, se devo assegnare un lavoro della cui qualità non m'importa nulla, acchiappo il primo scalzacane che transita nei paraggi, gli infilo un laptop sotto il braccio, gli detto la mia tariffa e mi siedo sulla riva del fiume ad aspettare. L'altro giorno ho acquistato un nuovo player MP3, di una marca strafamosa a livello mondiale, e il manuale è talmente mal tradotto che se non è stato machine-translated poco ci manca. Educare i clienti? Ma state scherzando?

G


 
Gianfranco Zecchino
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Dire la nostra, nonostante tutto Aug 4, 2009

Caro Gianni, il tuo ragionamento fila per tutta una serie di agenzie di bassa qualità e alto rischio di sfruttamento, per le quali la qualità conta proprio poco (o nulla). Non so, però, se tali agenzie avranno sempre vita facile continuando a fornire pessime traduzioni ai propri clienti. E qui noi possiamo educarle: per poter stare sul mercato a lungo, anche loro hanno bisogno di qualità - se non altissima, accettabile. E per questa devono pagare il giusto compenso, pena il circolo vizioso d... See more
Caro Gianni, il tuo ragionamento fila per tutta una serie di agenzie di bassa qualità e alto rischio di sfruttamento, per le quali la qualità conta proprio poco (o nulla). Non so, però, se tali agenzie avranno sempre vita facile continuando a fornire pessime traduzioni ai propri clienti. E qui noi possiamo educarle: per poter stare sul mercato a lungo, anche loro hanno bisogno di qualità - se non altissima, accettabile. E per questa devono pagare il giusto compenso, pena il circolo vizioso del poco-prezzo/poca-qualità che alla fine le punirà.
C'è però anche il problema di chi traduce abbastanza bene e si accontenta di poco. Questi colleghi, oltre a permettere ai furbi di turno di lucrare e stare sul mercato invece di sparire come meriterebbero, sono (con)causa del proprio male e di quello di tutta la categoria, visto che abituano gli sfruttatori ad averla vinta. Anche questi colleghi vanno "educati", perché non sono né scemi né masochisti, ma semplicemente disinformati o, ahimé, disperati.
Terzo: le agenzia che esigono qualità. Queste si dividono a loro volta in agenzie che vogliono qualità e danno qualità (tariffe, supporto ecc.) e agenzie che esigono qualità senza darne, magari pretendendo riduzioni di tariffe, tempi stretti ecc. ma senza dare niente in cambio. Anche queste ultime vanno educate, perchè comunque siamo noi che permettiamo loro di "farcela".
Anch'io non sono propenso al facile ottimismo, tutt'altro. Ma come puoi vedere non siamo neanche condannati in partenza. Siamo noi traduttori che facciamo prosperare o meno le agenzie. Se lasciamo che ci sfruttino, è colpa nostra e ne subiremo le conseguenze. Se invece, sistematicamente, affermiamo il valore del nostro lavoro e, in cambio, esigiamo serietà, qualcosa cambierà. Dobbiamo discutere e far discutere i colleghi e insistere con agenzie e clienti (anche loro da educare). Sono convinto che abbiamo la possibilità di cambiare le cose, ma sta a noi farlo e non aspettare che il cambiamento avvenga da sé.
Collapse


 
Fran Cesca
Fran Cesca
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Tariffe e strane richieste Aug 4, 2009

A_Nespoli wrote:

È capitato anche a me, messaggio identico, suppongo dalla stessa agenzia (che ora mi invita a condividere i miei segmenti di traduzione con tutti i traduttori iscritti al loro sito..).

Ho voluto perdere tempo e ho fatto un rapido preventivo online (senza revisione, perchè davano entrambe le possibilità) e poi gli ho risposto che dato che il lavoro interno era praticamente nullo il margine che restava a partire dalla mia tariffa non mi sembrava poi così esiguo, quindi....saluti.



E mi è arrivata or ora questa richiesta anche a me, per cui tana! Son gli stessi


 
alessandra nespoli
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.... Aug 4, 2009

Francesca P wrote:

A_Nespoli wrote:

È capitato anche a me, messaggio identico, suppongo dalla stessa agenzia (che ora mi invita a condividere i miei segmenti di traduzione con tutti i traduttori iscritti al loro sito..).

Ho voluto perdere tempo e ho fatto un rapido preventivo online (senza revisione, perchè davano entrambe le possibilità) e poi gli ho risposto che dato che il lavoro interno era praticamente nullo il margine che restava a partire dalla mia tariffa non mi sembrava poi così esiguo, quindi....saluti.



E mi è arrivata or ora questa richiesta anche a me, per cui tana! Son gli stessi


Visto che siamo troppo care, ci propongono di regalargli gratis il lavoro già svolto.
Che geni.


 
Antonella Berardi
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! Aug 4, 2009

A_Nespoli wrote:

Francesca P wrote:

A_Nespoli wrote:

È capitato anche a me, messaggio identico, suppongo dalla stessa agenzia (che ora mi invita a condividere i miei segmenti di traduzione con tutti i traduttori iscritti al loro sito..).

Ho voluto perdere tempo e ho fatto un rapido preventivo online (senza revisione, perchè davano entrambe le possibilità) e poi gli ho risposto che dato che il lavoro interno era praticamente nullo il margine che restava a partire dalla mia tariffa non mi sembrava poi così esiguo, quindi....saluti.



E mi è arrivata or ora questa richiesta anche a me, per cui tana! Son gli stessi


Visto che siamo troppo care, ci propongono di regalargli gratis il lavoro già svolto.
Che geni.


Ah ah, concordo!
Mi consola il fatto che quest'agenzia (che non ricordavo neanche da dove sbucasse dato che mi ero proposta quasi un anno fa) giochi gli stessi scherzetti un po' a tutti, pensando "qualche pollo da spennare lo troviamo"!
Ma il colmo è che io, come tanti alle prime armi, ho già una tariffa minima e mi si chiede di abbassarla, non ho parole


 
Gianfranco Zecchino
Gianfranco Zecchino  Identity Verified
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Ci provano sistematicamente... Aug 5, 2009

Credo di aver capito a chi vi riferite. Anch'io, circa tre anni fa, sono stato contattato da loro e ho compilato il mio profilo. Arrivato alle tariffe... è caduto un asino da una tonnellata! In corrispondenza dell'apposito campo veniva indicata la tariffa da loro suggerita per avere qualche probabilità di essere contattati. Inutile dire che le tariffe suggerite erano una vergogna. Il mio profilo deve essere ancora lì a prender polvere...
Non cediamo a questi mezzucci e ricatti, o arrive
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Credo di aver capito a chi vi riferite. Anch'io, circa tre anni fa, sono stato contattato da loro e ho compilato il mio profilo. Arrivato alle tariffe... è caduto un asino da una tonnellata! In corrispondenza dell'apposito campo veniva indicata la tariffa da loro suggerita per avere qualche probabilità di essere contattati. Inutile dire che le tariffe suggerite erano una vergogna. Il mio profilo deve essere ancora lì a prender polvere...
Non cediamo a questi mezzucci e ricatti, o arriveremo al punto di lavorare gratis, perché - ricordiamocelo bene tutti - ci sarà sempre qualcuno che offre di meno, e un circolo vizioso così ci porta alla miseria (senza scherzi).

Saluti
Collapse


 
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